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Made in Italy – L’eccellenza artigianale italiana

L'eccellenza italiana sotto attacco: strategie e soluzioni per difendere il Made in Italy dalla contraffazione

In un mercato globale sempre più connesso, il patrimonio del Made in Italy rappresenta non solo un pilastro economico fondamentale per il nostro paese, ma anche un simbolo culturale riconosciuto in tutto il mondo.

Tuttavia, questo tesoro nazionale si trova oggi sotto l'assedio costante della contraffazione e dell'Italian Sounding.

Quali sono le reali dimensioni di questo fenomeno? Come possiamo proteggere le nostre eccellenze, in particolare nei settori simbolo come quello dell'olio e del vino?

Scopriamo insieme le strategie più efficaci per difendere l'autenticità italiana.

Il fenomeno della contraffazione in Italia: numeri allarmanti

Il mercato del falso in Italia ha raggiunto proporzioni preoccupanti, con un fatturato che supera i 12 miliardi di euro annui.

Questo fenomeno sottrae all'economia italiana circa 100.000 posti di lavoro e causa una perdita di gettito fiscale stimata intorno ai 4 miliardi di euro ogni anno.

Ancora più impressionante è il danno causato dall'Italian Sounding, ovvero quei prodotti che, pur non essendo contraffazioni dirette, evocano l'italianità attraverso nomi, colori, immagini o riferimenti che richiamano il nostro paese.

Il valore di questo mercato parallelo è stimato in circa 120 miliardi di euro annui, più del doppio del valore delle esportazioni alimentari italiane autentiche.

Olio d'oliva: oro verde sotto attacco

Nel settore oleario, le frodi hanno un valore stimato di circa 2 miliardi di euro all'anno. I dati mostrano che solo il 40% dell'olio etichettato come "italiano" è realmente prodotto con olive coltivate nel nostro territorio.

Le principali pratiche fraudolente includono:

  • Vendita di oli di bassa qualità come extravergine
  • Miscelazione con oli provenienti da altri paesi senza indicarlo in etichetta
  • Uso improprio di indicazioni geografiche protette

La gravità della situazione è evidenziata dai sequestri effettuati dalle autorità italiane, che ammontano mediamente a 10.000 tonnellate di olio contraffatto ogni anno.

Vino italiano: calici di falso che danneggiano la reputazione

Il settore vitivinicolo, fiore all'occhiello della produzione italiana, non è da meno. Il fatturato della contraffazione in questo ambito si aggira tra i 2 e i 3 miliardi di euro annui. I falsari prendono di mira soprattutto i grandi vini DOP e DOCG come Prosecco, Chianti, Barolo e Amarone.

A livello internazionale, si stima che una bottiglia su cinque che richiama l'italianità sia in realtà contraffatta. Nel 2023, sono state sequestrate oltre 700.000 bottiglie di falso vino italiano, principalmente destinate ai mercati asiatici e nordamericani.

Le frodi più diffuse comprendono:

  • Falsificazione delle etichette di denominazione
  • Uso improprio di nomi che evocano l'Italia
  • Adulterazione del contenuto con sostanze non dichiarate

I danni della contraffazione: oltre il danno economico

La contraffazione del Made in Italy non si limita a danneggiare le casse delle aziende e dello Stato. Gli effetti negativi si estendono a molteplici ambiti:

          Perdita di posti di lavoro nel settore manifatturiero di eccellenza

          Rischi per la salute dei consumatori, specialmente nel settore alimentare dove i prodotti contraffatti non rispettano gli standard di qualità e sicurezza

          Danno reputazionale per i brand italiani, con ripercussioni a lungo termine sulla percezione del Made in Italy

          Concorrenza sleale nei confronti delle aziende che operano nella legalità, investendo in qualità e innovazione

Le eccellenze da proteggere: un patrimonio unico al mondo

L'Italia vanta un primato mondiale con oltre 870 prodotti certificati DOP, IGP e STG, un tesoro di biodiversità e tradizioni produttive che rappresenta l'autentica ricchezza del paese.

Il saper fare artigianale tramandato di generazione in generazione ha creato distretti produttivi unici: dalle cantine storiche della Toscana ai frantoi secolari della Puglia, dalle sartorie napoletane alle botteghe orafe fiorentine.

Queste eccellenze non sono solo attività economiche, ma rappresentano l'identità culturale italiana e meritano di essere protette con tutti gli strumenti a disposizione.

Strumenti e strategie di difesa: tecnologia e consapevolezza

Il quadro normativo: una rete di protezione

Sebbene non esista una specifica "Legge Italian Sounding", l'Italia dispone di un articolato sistema normativo per contrastare la contraffazione:

  • DL 135/2009 ("Decreto Sviluppo") - Ha introdotto il concetto di "Made in Italy 100%" e le sanzioni per l'uso fallace dell'indicazione di origine italiana
  • Legge 350/2003, art. 4 comma 49 - Disciplina l'uso di indicazioni di vendita che presentano il prodotto come italiano
  • Legge 166/2009 - Ha rafforzato le sanzioni contro la contraffazione dei prodotti alimentari con denominazioni protette
  • Regolamenti UE 1151/2012 e 1308/2013 - Tutelano i regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari a livello europeo

Tecnologie innovative per l'autenticazione

La tecnologia offre oggi strumenti sempre più sofisticati per garantire l'autenticità dei prodotti:

          Blockchain per la tracciabilità completa della filiera produttiva

          QR code e app dedicate che permettono al consumatore di verificare l'origine dei prodotti

          Etichette intelligenti con elementi di sicurezza difficilmente replicabili

          Sistemi di analisi chimica avanzata per verificare la composizione degli alimenti

L'importanza della collaborazione

La lotta alla contraffazione richiede un approccio sistemico che coinvolga:

          Istituzioni nazionali ed europee per rafforzare il quadro normativo

          Forze dell'ordine e dogane per intensificare i controlli

          Associazioni di categoria per sensibilizzare i produttori

          Consorzi di tutela per monitorare il mercato e segnalare le irregolarità

          Media e comunicatori per educare il pubblico

Il consumatore consapevole: prima linea di difesa

La vera svolta nella lotta alla contraffazione può venire da consumatori informati e attenti. Alcune buone pratiche includono:

  • Verificare sempre le etichette e le certificazioni di origine
  • Diffidare dei prezzi troppo bassi per prodotti di presunta qualità
  • Acquistare da rivenditori affidabili
  • Segnalare alle autorità casi sospetti di contraffazione
  • Preferire prodotti con sistemi di tracciabilità verificabili

La tutela del Made in Italy è una responsabilità condivisa

La difesa del Made in Italy non è solo una questione economica, ma una responsabilità culturale condivisa. Proteggere le nostre eccellenze significa salvaguardare un patrimonio di conoscenze, tradizioni e competenze che rappresenta l'essenza stessa dell'identità italiana.

Le aziende, le istituzioni e i consumatori devono formare un fronte comune contro la contraffazione. Solo attraverso un impegno collettivo potremo garantire che il vero Made in Italy continui a brillare nel mondo, distinguendosi per qualità, autenticità e bellezza.

La prossima volta che acquisti un prodotto italiano, ricorda: dietro quel marchio c'è una storia di eccellenza che merita di essere protetta. La difesa del Made in Italy inizia dalle tue scelte quotidiane.

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Conte Spagnoletti Zeuli fa da sempre dell’eccellenza e del Made in Italy il suo più grande vanto.

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